Nel contesto dei paesi del Mediterraneo la transizione verso pratiche di economia circolare si configura come un catalizzatore cruciale per affrontare le sfide ambientali, da una parte, e per generare opportunità di crescita economica e contribuire al benessere delle comunità locali, dall’altra. 

INNOMED-UP ha permesso di avviare una serie di progetti pilota nell’ambito delle Industrie Culturali e Creative (ICC) in sei diverse città di altrettanti paesi dell’area mediterranea, sviluppati grazie alla creazione di social innovation cluster (cluster di innovazione sociale), cioè aggregazioni collaborative tra stakeholder come imprese, università, istituzioni pubbliche, comunità, enti e no-profit, che cooperano per affrontare insieme questioni sociali, economiche e ambientali complesse e costruire soluzioni sostenibili e all’avanguardia che abbiano un impatto positivo sulla società.

La National Technical University of Athens (NTUA), beneficiario capofila del progetto INNOMED-UP, ha scelto come luogo di sperimentazione il centro storico di Atene, un’area caratterizzata dalla forte concentrazione di PMI attive nel settore dell’artigianato tradizionale (ceramica, pelletteria, oreficeria, lavorazione del legno) che ha registrato negli ultimi anni anche un crescente insediamento di professionisti delle ICC (designer, architetti, artisti). In quest’area sono stati installati dieci Smart Bins (cassonetti intelligenti) per la raccolta di materiali di scarto come scampoli di tessuto, cuoio, plastica, parti metalliche ed elettroniche,  carta, la cui raccolta è facilitata dalla presenza di una “bicicletta intelligente”.

Anche il Comune di Prato ha collocato dieci Smart Bins in luoghi strategici della città, nota per la sua fiorente industria tessile. Cinque di essi fungono non solo da stazioni di raccolta, ma anche di smistamento, lavorazione e upcycle. Gli Smart Bins si trovano in prossimità di realtà pubbliche, private e no-profit, per incentivare la creazione di nuove sinergie e collaborazioni trasversali tra ICC, e hanno contribuito allo smaltimento di grossi volumi di abiti, tessuti e pellame, ma anche di plastica e gomma.

Il cluster pilota di Palermo è stato sviluppato dal CRESM – Centro Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione in due diverse aree nella città, il centro storico entro le antiche mura e la zona industriale d’inizio Novecento che ospita oggi i Cantieri Culturali alla Zisa, con uno spin-off satellite nel borgo di Castelbuono. Presso NOZ – Nuove Officine Zisa è sorto l’info point di Innomed-Up, un ufficio dedicato alle ICC e agli interessati all’economia circolare che fornisce informazioni e consulenza su bandi, sull’adesione a network euromediterranei e sulla redazione di progetti e business plan. L’info point permette inoltre la condivisione di attrezzature e lo scambio di buone pratiche per lo sviluppo di modelli di produzione sostenibile. 

Puoi scoprire i progetti pilota realizzati nelle città di Irbid (Giordania), Hebron e Nablus (Palestina) e di Tunisi sul sito ufficiale innomed-up.eu e attraverso i video e i documenti messi a disposizione sulla piattaforma ENI CBC MED.

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