3. PROGETTO CARISMED: UNA MAPPATURA DEGLI EDIFICI GREEN IN PALESTINA (ita)

L’indagine sul contesto edile in Palestina del progetto CARISMED ha preso le mosse dal censimento generale condotto nel 2017: in quell’anno si contavano 627,383 edifici di cui un 70% situati in Cisgiordania e il restante 30% sulla Striscia di Gaza, per un totale di oltre un milione di unità abitative. Un focus particolare è stato riservato alla città vecchia di Hebron (Al-Khalil), la più antica città del mondo tra quelle ancora abitate, riconosciuta come sito UNESCO dal 2017.

Nell’ambito del programma Sida – Styrelsen för Internationellt Utvecklingssamarbete 2019–2021, finanziato dal governo Svedese, sono stati recuperati due edifici storici della città vecchia di Hebron: l’hotel Palestine, iconico albergo in attività fino agli anni ‘60, poi divenuto una fabbrica di calzature, è stato trasformato in un museo gestito dal Ministero del Turismo, con l’obiettivo di preservare e presentare la storia e la cultura del centro storico di Hebron. L’Hebron Old Town Museum adotta una serie di soluzioni finalizzata al risparmio energetico su larga scala come il Promotion Center Abu Khalf, uno spazio di promozione turistica e culturale nato per preservare e valorizzare il patrimonio di Hebron ma anche per ospitare iniziative per rafforzare il senso di comunità, rivolto a persone di tutte le età ed etnie.

Il governo belga ha invece supportato la costruzione della Hafith Al-Natsheh School, la prima scuola pubblica ecosostenibile della regione e la prima in tutto il Medio Oriente a ottenere la certificazione platino del programma LEED – Leadership in Energy and Environmental Design, grazie all’impiego di un sistema di Solar Passive Design. L’edificio è in grado di riflettere, trasmettere o assorbire la radiazione solare termoregolandosi grazie all’utilizzo di materiali e soluzioni architettoniche appositamente studiati, come condotti geotermici, pareti solari, frangisole e camini solari che lavorano in sinergia con sistemi attivi come celle solari e cisterne di raccolta dell’acqua piovana per rendere sostenibile l’approvvigionamento idrico.

Anche a Betlemme è stato sviluppato un progetto pilota, primo nel suo genere nell’intera Cisgiordania, che utilizza un sistema solare passivo per il riscaldamento e il raffreddamento: si tratta della sede amministrativa del Bethlehem Multidisciplinary Industrial Park, edificio di 1.000 metri quadri che si sviluppa su due piani e ospita uffici, aule, laboratorio informatico e altri servizi, nato grazie alla cooperazione tra il Ministero dell’Energia palestinese e PIEFZA – Palestinian Industrial Estates & Free Zones Authority, con il supporto di un’agezia di consulenza francese. 

La sede della Fondazione Qattan a Ramallah ospita sia gli uffici che il centro culturale e ricreativo della no-profit ed è stata costruita secondo le Linee Guida Palestinesi per gli Edifici Green. Le tecnologie impiegate rispecchiano il suo impegno nel campo dell’innovazione e sono state inoltre utilizzate misure speciali anche in fase di costruzione, per limitare al massimo inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, rumore e inquinamento luminoso.

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